Santi Francesi: “Potrebbe non avere peso” è una foto autentica e senza ritocchi dell’oggi

Scrivendo il nuovo EP abbiamo riscoperto silenzi e spazi vuoti. Sono nate canzoni che non seguono regole ma montagne russe a livello emotivo, tecnico e musicale”.

Mario Francese e Alessandro De Santis, ossia i Santi Francesi, introducono così sui social il nuovo Ep dal titolo “Potrebbe non avere peso”, una fotografia autentica e senza ritocchi dell’oggi, fuori dall’8 novembre e già preordinabile.

In questo caso la nostra musica potrebbe non avere peso hanno dichiarato gli artisti – In realtà la musica di tutti quanti potrebbe non avere peso e forse tantissime cose, molte di più di quelle che pensiamo, potrebbero non avere peso.

Però esiste il pubblico, esistono le persone e la musica acquista un valore e un peso nel momento in cui viene ascoltata però ascoltata veramente, non sentita ma ascoltata nel senso più letterale del termine”.

All’interno, sei canzoni dall’impronta rock anni 2000 con al centro l’umanità, troppo spesso anestetizzata.

Io e Ale suoniamo rock da quando abbiamo 16 anni, forse anche prima e quindi ci è venuto naturale tornare un po’ a quel periodo e riprendere gli strumenti in mano – hanno aggiunto in una intervista ad Askanews – semplicemente non c’è una volontà di farsi la bandiera per un niente o andare contro un trend che c’è adesso nel mercato italiano”.

A precedere l’Ep il brano Ho paura di tutto“, per il cui videoclip è stato coinvolto direttamente il pubblico.

Sul set vi abbiamo chiesto quali fossero le vostre paure – si legge sui social – La condivisione è una strada per comprendere e superare la paura, insieme”.

La nostra sensazione – hanno spiegato ancora i Sati Francesi ai giornalisti – è che negli anni complici lo sviluppo digitale, social e tutta un’altra serie di variabili, la sensibilità media dell’individuo si sta abbassando, anestetizzando.

I social sono un luogo spietato, pieno di cose sicuramente meravigliose, ma anche pieno di una violenza disumana. Per questo nei nostri pezzi e alla gente che ti incontriamo cerchiamo calma, silenzio, gentilezza, perché alla fine siamo veramente un po’ tutti la stessa cosa, siamo una specie umana che deve sopravvivere su un pianeta in cui ci siamo ritrovati”.