Anche Elodie (Sarabi) e Luca Marinelli (Mufasa) tra le voci italiane di “Mufasa: Il Re Leone”, il nuovo film Disney in arrivo il 19 dicembre nelle sale italiane, che esplora l’ascesa dell’amato re delle Terre del Branco.
Ed ancora, Alberto Boubakar Malanchino (Taka), Edoardo Stoppacciaro (giovane Rafiki), Riccardo Suarez Puertas (Zazu) e Dario Oppido (Kiros) hanno prestato le loro voci ai nuovi protagonisti e si aggiungono ad un ricco cast vocale.
Atteso il ritorno di Marco Mengoni (Simba), Elisa (Nala), Edoardo Leo (Timon), Stefano Fresi (Pumba) e Toni Garrani (Rafiki adulto) e l’arrivo dei giovanissimi Emma Cecile Rigonat (Kiara), Mattia Moresco (dialoghi Mufasa cucciolo) e Adriano Trio (canzoni Mufasa cucciolo), Valeriano Corini (dialoghi Taka cucciolo) e Edoardo Veroni (canzoni Taka cucciolo).
Luca Marinelli è Mufasa nella sua versione adulta. Già da cucciolo, Mufasa, mostra alcuni tratti del re sicuro di sé e coraggioso che diventerà un giorno, ma all’inizio della sua vita deve affrontare una tragedia inimmaginabile che lo lascia solo, lontano dalla sua famiglia e da tutto ciò che ha sempre conosciuto.
Diventato amico di un altro leoncino, Mufasa trova la fratellanza e, alla fine, uno scopo quando viene nuovamente allontanato dalla sua casa e costretto a intraprendere un viaggio che gli cambierà la vita.
Alberto Boubakar Malanchino è Taka, un leone appartenente a una prestigiosa stirpe reale. Da cucciolo è desideroso di compiacere gli altri, con un occhio di riguardo per i bisognosi – in particolare per un leoncino solitario di nome Mufasa, che viene travolto da un’alluvione improvvisa.
I due formano un legame stretto, unendo le forze quando un gruppo di potenti leoni minaccia la famiglia e il futuro di Taka.
La loro grande avventura attraverso il continente svelerà delle verità su entrambi i leoni, che li accompagneranno fino all’età adulta.
Elodie è Sarabi, sicura di sé e coraggiosa – la futura regina ideale. Ma quando è ancora una giovane leonessa, si ritrova senza il suo branco dopo l’arrivo di un gruppo di leoni solitari. È perfettamente in grado di prendersi cura di se stessa, ma sa anche che la forza sta nel numero.
Edoardo Stoppacciaro e Toni Garrani sono Rafiki, rispettivamente nella versione giovane e adulta. Rafiki è un saggio primate sciamano destinato a diventare il consigliere reale di Mufasa, anche se non è chiaro cosa veda Mufasa in questo babbuino, almeno quando si incontrano per la prima volta.
La risata di Rafiki – piena di saggezza e stravaganza in egual misura – è sconcertante e contagiosa al tempo stesso. Nasce una collaborazione. È Rafiki a raccontare la storia dell’improbabile ascesa di Mufasa a Kiara, figlia di Simba e Nala e unica nipote di re Mufasa.
Riccardo Suarez Puertas è Zazu, il sempre loquace bucero destinato a diventare, per così dire, “l’ala destra” di Mufasa. Molto prima dell’ascesa di Mufasa, Zazu faceva parte della guardia reale di un altro re, ed era stato chiamato a fare da guida a una giovane Sarabi.
Dario Oppido è Kiros, il leader crudele e nichilista di un branco di seguaci con le sue stesse idee, che seminano dolore e sofferenza mentre cercano di conquistare un trono dittatoriale senza precedenti per Kiros.
“Mufasa: Il Re Leone” racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumba che offrono il loro caratteristico spettacolo.
Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale.
L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.
Unendo tecniche cinematografiche live-action con immagini fotorealistiche generate al computer, “Mufasa: Il Re Leone” è diretto da Barry Jenkins e prodotto da Adele Romanski and Mark Ceryak, mentre Peter Tobyansen è il produttore esecutivo.