“Una performance a solo, la più impegnativa e difficile tra tutti i tipi di esibizione, chiede al protagonista di arrivarci nella forma più buona, anche perché è unico artista in scena e non può appoggiarsi ad altri comprimari e farsi aiutare laddove sia in difficoltà“.
La “forma perfetta” non c’è e, pertanto, Claudio Baglioni, a pochi giorni dalla partenza “Piano di volo Solo tris” il suo tour nei grandi teatri lirici italiani (dal Teatro Lyrick di Assisi), è costretto a fermarsi.
La ragione? una epicondilite al gomito destro e una artralgia da tendinopatia carpo-metacarpale bilaterale, patologia – si legge nella nota ufficiale – che non permette lo svolgimento di un concerto one man show voce e altri strumenti.
La prognosi prescritta è 60 giorni di riposo assoluto.
“Subito dopo aver terminato gli eventi di aTuttoCuore all’Arena di Verona – spiega Baglioni – mi sono messo all’opera per prepararmi ai concerti solistici di Piano di volo.
Questo è il nome del progetto scelto per la parte conclusiva – la terza, sottotitolata SoloTris – delle mie rappresentazioni a solo. E, come ogni volta, con la speranza e l’ambizione di fare meglio e di più delle volte precedenti.
Questa, poi, essendo l’ultima tournée nei grandi teatri lirici, l’avrei voluta e dovuta far diventare la più importante e perfezionata delle esecuzioni e interpretazioni, impiegando tutte le capacità in mio possesso.
Per raggiungere il risultato auspicato, mi sono così esercitato, suonando e cantando, per molte ore al giorno – prosegue l’artista – cercando soluzioni nuove e ottimali d’arrangiamento e prospettive di giusta realizzazione per ogni strumento.
Qui qualcosa non è andato come doveva e dai e dai, ho caricato eccessivamente braccia e mani, sforzando troppo tendini, legamenti e articolazioni. Perciò mi sono procurato dolori e infiammazioni che ho curato con procedure fisioterapiche mentre, però, nell’imminenza del debutto del tour, continuavo a provare i brani (50 tra i titoli decisi e quelli di riserva) del repertorio che avrei presentato sul palco.
La condizione di polso, avambraccio, braccio destro è, in questo modo, peggiorata fino a interessare anche la spalla e pure il povero morale.
... tentare, comunque, di superare precauzioni e fastidi – aggiunge ancora – può portare a danni più gravi e, potenzialmente, cronici, finendo con il pregiudicare l’intera vicenda artistica.
Di conseguenza, per sanare completamente questo malanno funzionale, sono costretto (con rammarico, dispiacere, rincrescimento, amarezza e tutte le scuse per il disagio che causerà questo tempo di ritardo) a posticipare, con la più corretta cautela, l’inizio del giro.
Solo le prime date del calendario saranno spostate. Il resto rimarrà inalterato e il mio Piano di volo inaugurerà la partenza il 15 gennaio 2025, dal Teatro dell’Opera di Roma, sul cui scenario cominciò quest’avventura musicale che compirà tre anni in quei giorni.
Un’altra trasvolata per un viaggio che va avanti – conclude – e noi insieme a lui”.