Dopo aver svelato il titolo della canzone con cui sarà in gara per la prima volta sul palco dell’Ariston, Dario Brunori ha annunciato a sorpresa il nuovo album “L’albero delle noci”, in uscita il 14 febbraio e già da ora preordinabile.
L’album di dieci tracce, che prende il nome dal brano che Brunori ha scelto di presentare al 75esimo Festival di Sanremo, segna il grande ritorno dell’artista a cinque anni di distanza da Cip!.
Dal successo del suo ultimo lavoro discografico, certificato Disco di Platino, l’artista si è concesso il tempo necessario per scrivere e produrre il nuovo lavoro, per individuare temi urgenti della sua narrativa e ritrovare il piacere della creazione.
“L’albero delle noci” affonda le sue radici in una dimensione intima e riflessiva, risultato di un processo che ha riportato Brunori Sas al motivo originario del suo fare musica: sciogliere i nodi interiori costruendo canzoni che sappiano miscelare squarci di vita personali e storie dal valore universale.
Dall’evocativo artwork realizzato dall’illustratore Robert Figlia – sarà disponibile nei formati CD standard, CD autografato e numerato in esclusiva, Vinile Standard, Vinile Deluxe colorato, autografato e numerato in esclusiva.
Il titolo dell’album germoglia dall’immagine di un albero di noce emblematico nella vita di Dario Brunori, punto di osservazione privilegiato e d’ispirazione per celebrare la gioia e la rivoluzione che una nuova vita porta con sé, suggerendo come ogni nascita sia al tempo stesso una rinascita.
“L’albero delle noci sta davanti casa mia. Lo osservo sempre quando mi frulla qualcosa in testa, anche perché da anni sono convinto che sia lui a suggerirmi le canzoni che scrivo – dichiara l’artista – D’altronde non avendo gli alberi, soprattutto quelli secolari, nessun interesse per i rendiconti Siae, mi sembrava doveroso quantomeno tributargli una canzone.
E sono contento di averlo fatto con un brano che mi fa il cuore dolce e in cui ho cercato con coraggio di cantare la gioia, ma anche l’inquietudine che una nuova nascita porta con sé.
L‘amore che non chiede niente in cambio, la felicità assurda e a tratti incontenibile, ma anche la paura di poterla perdere ‘sta felicità, il rimpianto per la vita di prima, il tempo che non torna. E poi la terra, le radici, le stagioni, le foglie che vanno e quelle che vengono.
E forse su tutto l’altalena perenne fra il bimbo che vorrebbe eternamente raccontare (e raccontarsi) favole e l’adulto che sa quanto importante sia ciò che risiede nell’ombra.
La linea sottile che passa fra essere genitori e sentirsi ancora figli“.
A dare una direzione inedita nel percorso musicale brunoriano, il nuovo sodalizio artistico con Riccardo Sinigallia, che ha prodotto il disco al fianco di Dario.
Partendo da La vita com’è, brano che ha impreziosito la colonna sonora del film Il più bel secolo della mia vita (2023), passando dai singoli La ghigliottina e Il morso di Tyson pubblicati negli ultimi mesi, Brunori con la collaborazione con Sinigallia ha arricchito di nuova linfa il nuovo lavoro in studio portandosi sempre in uno spazio musicale di ricerca e innovazione.
Il risultato è nelle nuove tracce che uniscono una scrittura autentica e incisiva a un lavoro musicale curatissimo, pronto a tratteggiare sfumature emotive inedite di un cantautore che non smette mai di guardare oltre.