“Prima di domani” è fuori. Fabrizio Moro e Il Tre parlano a chi vive schiacciato dalla paura

Non ho mai pensato al suicidio. Sono un uomo troppo attaccato alla vita e soprattutto, sono un uomo che (nella sua instabilità) si ritiene molto fortunato. Vivo la vita che volevo vivere fin da adolescente e “mollare” in un momento di forte sconforto (e ne ho avuti tanti) sarebbe indegno, soprattutto nei confronti di chi non ha avuto la mia stessa fortuna. Io ragiono cosi….

Ma so anche, che vivere è il più grande atto di coraggio, per tutte quelle persone che vengono schiacciate ogni giorno, dalla voce della paura. Quella voce che ti ripete spesso: “non ce la fai, non puoi arrivare, non puoi essere, fallirai…” Questa canzone parla di quelle persone. Parla di chi era qui e non è riuscito a spegnere quella voce

Dopo gli annunci social, arriva Prima di Domani” il nuovo brano di Fabrizio Moro che segna la sinergia inedita con Il Tre, oltre all’avvio della collaborazione con l’etichetta discografica BMG.

Il singolo segue “Maledetta estate“, che ha ormai un anno ed anche l’ultimo album “La mia voce vol. 2” che di anni ne ha due, ed è stato lavorato parallelamente al nuovo progetto discografico di Fabrizio Moro che uscirà nei prossimi mesi, ma non ne farà comunque parte.

Avevo 40 canzoni nel cassetto – ha dichiarato alla stampa il cantautore – Questa volevo lasciarla fuori dal contesto disco, come fosse un capitolo a parte”.

Grazie a Guido IL Tre, mio compagno di viaggio (e di scrittura) in questa avventura – scrive ancora – Grazie a Roberto Cardelli per avermi suggerito attraverso una sua base, l’idea per questa canzone e grazie a Katoo per averla prodotta come merita. Grazie ai ragazzi di BMG perché, anche se “Prima Di Domani“ non farà parte del mio nuovo album (consideratela un capitolo a parte estrapolato da questa parentesi di vita), hanno ugualmente condiviso con me, energie, idee e lavoro per potervela regalare”.

Prima di domani” – del quale è uscito anche il video – è un brano che mette a nudo le insicurezze di chi si sente schiacciato dal peso della propria esistenza.

La musica di Fabrizio, di base è un rifugio per chi ha vissuto il dolore sulla pelle, per chi sa cosa significa non riconoscersi più. Ma tra i versi duri c’è ancora spazio per un’ultima richiesta: un abbraccio prima che sia troppo tardi. Un gesto semplice, ma capace di fare la differenza tra la caduta e la salvezza.

Fabrizio Moro ha sempre fatto della rabbia un motore per la sua musica, ma qui la dimensione cambia. Non si tratta di una ribellione contro il mondo o le ingiustizie, bensì di una lotta interna: la consapevolezza che la propria fragilità genera frustrazione, un cortocircuito emotivo in cui si alternano momenti di lucidità e sconforto. La rabbia diventa il sintomo di una sofferenza più profonda, non un’arma, ma una conseguenza.

La tematica affrontata è sicuramente spinosa ed attuale, sollecitata da esperienze personaliho avuto amici che non ce l’hanno fatta – ha spiegato alla stampa Fabrizio Moro – Un mio amico si è impiccato, uno si è lanciato da un cavalcavia. Racconto quello che ho vissuto per esperienza diretta, in cui la mia testa non stava bene. Non parlo di depressione, ma di un momento in cui non pensavo solo a cose belle”. 

Eppure, nella musica di Fabrizio Moro, anche nel buio più fitto, c’è sempre una scintilla di speranza. Il bisogno di un abbraccio è la richiesta disperata di qualcuno che ci tenga a sé, che ci trattenga dal cadere.

Fabrizio Moro riesce il più delle volte a raccontare il malessere senza farlo sembrare una condanna. E le sue canzoni diventano così specchi in cui potersi riconoscere.

Sono entrato finalmente in studio per registrare tutte le nuove canzoni, con la stessa voglia di stupirmi e di stupire di quando ho iniziato – conclude sui social – Mi sento bene … finalmente. Ci vediamo fra pochi giorni. Vi abbraccio tutti… intanto”.