Per la prima volta gli inventori italiani hanno depositato più di 5.000 domande all’Ufficio Europeo dei brevetti (Epo), con un aumento del 3,8% nel 2023. E’ il numero più alto mai segnato
L’Italia si posiziona al 5° posto tra i paesi Ue e all’11esimo posto assoluto.
Macchinari elettrici e per l’energia, Handling-packaging e trasporti sono i settori tecnologici che hanno registrato la crescita più forte di domande.
La Lombardia è la prima regione italiana per numero di domande di brevetto e salgono a 3 le regioni italiane tra le prime 20 più innovative dell’Unione.
E’ la fotografia scattata dallo stesso Ufficio europeo brevetti, che con un comunicato riporta come in totale lo scorso anno ha ricevuto 199.275 domande di registrazione, in crescita del 2,9% rispetto al 2022.
Secondo il “Patent Index 2023”, pubblicato dallo stesso Ufficio Ue, il +3,8% delle domande italiane ha superato di oltre il doppio la crescita media europea, pari all’1,4%.
Un trend di crescita positivo, che trova conferma nel lungo periodo; infatti, le domande di brevetto dall’Italia sono cresciute del 38% rispetto a 10 anni fa e del 15% rispetto a 5 anni fa.
“L’ultimo indice dei brevetti pubblicato mostra che nel 2023 l’innovazione è in costante fermento nel mondo”, ha commentato il presidente dell’Epo António Campinos.
“L’Epo è stato incaricato di esaminare un numero di domande mai visto prima, a riprova dell’attrattiva del mercato tecnologico europeo e dell’elevata qualità dei nostri prodotti e servizi. Le piccole e medie imprese europee fanno sempre più ricorso ai brevetti: lo scorso anno la quota di domande presentate dalle Pmi ha raggiunto il livello più alto di sempre.
Anche queste imprese possono ora beneficiare del nuovo Brevetto Unitario, che migliora significativamente l’ecosistema dell’innovazione in Europa, fornendo un’opzione più semplice ed economica agli innovatori per proteggere le loro invenzioni e portarle sul vasto mercato dell’Ue”.