Sammy Basso: venerdì 11 ottobre il funerale a Tezze sul Brenta

Sarà quasi sicuramente il campo sportivo di Tezze sul Brenta (Vicenza) ad ospitare, venerdì 11 ottobre alle 15:00 il funerale di Sammy Basso, il biologo e ricercatore 28enne affetto da progeria, malattia che provoca l’invecchiamento precoce, senza alterare la mente, morto sabato 5 ottobre durante il ricevimento per il matrimonio di una coppia di amici ad Asolo.

Intanto L’Associazione Italiana Progeria, il cui vicepresidente, Riccardo Zanolli, è anche uno dei migliori amici di Sammy, sta organizzando la cerimonia, consapevole, però, che il campo sportivo potrebbe essere troppo piccolo per contenere tutti i presenti, circostanza che potrebbe comportare lo spostamento della funzione sicuramente officiata dal vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto (nel giorno delle esequie a Tezze sarà lutto cittadino).

Proprio il vicepresidente, in una delle tante dichiarazioni ha ammesso “sarà difficile abituarsi ad una vita senza di lui lo conoscevo da quando avevo quindici anni, sono stato con lui nel viaggio in America (quello sulla Route 66, gli States da est a ovest dopo la maturità, diventato poi un libro e un docufilm – ndr). Abbiamo fatto insieme tantissime cose, a partire dalle maratone passando per la vita associativa. Per me era un punto di riferimento, eravamo amici da quando frequentavamo le superiori”.  

“…. era un maratoneta della vita: fino all’ultimo giorno ragionava con progettualità verso il futuro. Eravamo ragazzi e mi diceva: andrò all’università, mi laureerò, studierò la malattia“.

D’altra parte Sammy Basso è uno di quei personaggi che non si dimenticano. Ha dedicato tutta la sua breve vita (è comunque il più longevo malato di progeria, perché chi nasce affetto da questa malattia ha di solito un’aspettativa di vita che non supera i vent’anni – ndr) allo studio della patologia e, soprattutto, ha insegnato come accogliere la malattia e conviverci allegramente.

Contagioso nel suo essere, ne sono prova le amicizie strette con i personaggi noti dello spettacolo e delle istituzioni, le interviste rilasciate in ogni dove – indimenticabili quelle di Maurizio Costanzo – il rapporto con i tantissimi amici e, ovviamente, i familiari che lo hanno sempre sostenuto.

In queste ore, anche l’Università di Padova, dove aveva studiato, sta pensando di rendergli omaggio con una targa o un’aula come segno di speranza nella possibilità di trovare una cura futura.

Nel tam tam informativo, sempre Zanolli, intervistato da un noto quotidiano, sottolinea la capacità di Sammy di infondere speranza, ricordandone gli ultimi istanti “eravamo insieme a quella festa. Si è divertito sino all’ultimo momento. Proprio come voleva che fosse la sua vita. Sammy non si è mai preso sul serio. Rare volte l’ho visto infelice”.

Ed ancora “il ricordo? Ogni giorno una meraviglia. Indimenticabile. C’è stato qualche momento di difficoltà, ma non mancava mai il sorriso. Quel viaggio in America, poi, ha tanti significati. E c’è una data che ritorna”.

Sembra quasi un gioco del destino il 5 ottobre 2014 io sono tornato in Italia, lui è rimasto ancora qualche giorno – racconta ancora – Esattamente dieci anni dopo, la sera del 5, è finito il suo viaggio. Stava ballando. Si è accorto di non stare bene, ma non ha voluto andare a casa. La resistenza alle difficoltà è quella che ha avuto sempre nella vita”.

Tra i personaggi che lo hanno conosciuto, uno dei primi ad intervenire appresa la notizia è stato Jovanotti. Il suo messaggio sui social è sincero ed appassionato:

Che immenso dispiacere. La notizia che Sammy se n’é andato , nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce ad essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso.
…. ci eravamo sentiti giorni fa per darci un un appuntamento quando sarei passato dal nord-est e stamattina immagino Sammy che dice “sarà per un’altra volta ragazzi…” ciao piccolo grande Sammy, mi ricordo quando ti presi in braccio di fronte alla spiaggia piena di tutta quella gente e fu come se sul palco con me fosse apparso Elvis Presley, tutti quei sorrisi oggi ti accompagnano. Un abbraccio ai suoi familiari e ai suoi amici che in questi anni sono stati la sua forza e lui la loro”.