Oggi è venerdì 13!

Oggi è venerdì 13! Vi siete mai chiesti perché si dica porti sfortuna? C’entra la fede Cattolica. Di Venerdì, infatti, muore Gesù Cristo, avviene il Diluvio Universale, Eva tenta Adamo con la mela. Il numero 13 solitamente, invece, viene associato al 13° apostolo presente all’Ultima Cena di Cristo, il traditore Giuda. Da qui che non si dovrebbe essere mai in 13 a tavola.

Ma la diffidenza verso il 13 risalirebbe addirittura alle più antiche concezioni astrologiche assiro-babilonesi, secondo le quali il 12 era un numero sacro perché facilmente divisibile, mentre il 13 che stava dopo portava con se la fama di “cifra inutile”. In numerologia secondo taluni il 13, invece, “porta bene” (come fare 13 al Totocalcio). In particolare però, il venerdì 13 non è visto di buon occhio dai più superstiziosi probabilmente per via di un’associazione con il giorno della caduta dell’ordine dei Templari: il loro arresto di gruppo e la confisca dei loro beni avvennero il venerdì 13 ottobre 1307.

Il povero 13 però non è l’unico numero a “preoccupare”. In Italia, e in altri paesi di origine greco-latina, per esempio abbiamo il 17, e ancor più il venerdì 17. In Cina, Giappone e Corea del Sud, il numero 4 porta sfortuna perché la pronuncia cinese (shi) è simile a quello della parola morte. Anche il numero 7 non se la passa bene, il settimo mese del calendario cinese è il mese dei fantasmi, e corrisponde al ritorno delle anime dei defunti sulla Terra.