Che ci piaccia o no Halloween è sempre più festeggiato anche da noi e il 31 ottobre saranno tanti i bambini che busseranno alle porte per chiedere “Dolcetto o scherzetto?”. Ma da dove nasce questa usanza? Vediamo di fare un po’ di “luce”.
Tredici è il numero che nei Paesi anglosassoni e in America è sinonimo di disgrazia e sventura, per questo, tredici dovranno essere le porte alle quali i bambini busseranno per chiedere “Trick or treat”, spaventando a morte coloro che non apriranno la porta. E’ praticamente vietato rifiutarsi di riempire i cestini.
Ma qual è la formula completa che i piccoli pronunciano nei paesi anglosassoni? Trick or treat, smell my feet, give me something to eat, non too big, not too small, Just the size of Montreal (dolcetto o scherzetto, odora i miei piedi, dammi qualcosa da mangiare, non troppo grande, non troppo piccolo, proprio la dimensione di Montreal!). Ci sono poi anche delle varianti.
Piccola curiosità: vi siete mai chiesti perché i colori tipici di halloween sono arancio e nero? Nell’Irlanda celtica, la ricorrenza del Samhain, che indicava la fine della stagione estiva, era caratterizzata da due colori: l’arancio e il nero. L’arancio voleva ricordare la mietitura e con essa la fine dell’estate, ed il nero stava a rappresentare l’imminente buio dell’inverno. Ecco perché, tuttora, i colori tipici di questa festività sono arancione e nero, abbondantemente usati in costumi e addobbi.
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