“Nel tuo tempo è un incontro tra opere d’arte, visitatori e Palazzo Strozzi. Questo straordinario edificio rinascimentale ha viaggiato attraverso i secoli per accoglierci, qui e ora, nel XXI secolo, non come semplice contenitore ma come co-produttore della mostra“.
A sottolinearlo l’artista danese di origini islandesi Olafur Eliasson, fino al 22 gennaio 2023 a Firenze con la mostra “Olafur Eliasson: Nel tuo tempo“, la più grande mai realizzata in Italia e risultato diretto del suo lavoro sugli spazi rinascimentali del palazzo (tutti i giorni compresi i festivi, dalle 10.00 alle 20.00, il giovedì fino alle 23.00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura – ndr).
Grandi installazioni, interventi minimali e sculture immergono tutto Palazzo Strozzi in un gioco di luci e ombre, riflessi e colori invitando i visitatori a osservare sé stessi e l’architettura in modo del tutto inedito.
“Non è solo Palazzo Strozzi ad aver viaggiato nel tempo – aggiunge l’autore – Come visitatore, ognuno di noi ha vissuto, con una relazione tra corpo e mente sempre diversa in modo individuale. Ognuno con le proprie esperienze e storie ci incontriamo nel qui e ora di questa mostra”.
Curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, la mostra crea un percorso coinvolgente tra nuove installazioni e opere storiche, trascendendo i confini e i limiti fisici dello spazio.
Palazzo Strozzi diventa così un luogo di incontro tra l’architettura e la sua storia, le opere e le persone, lo spazio e il tempo.
Punto di partenza dell’esposizione è Under the weather, opera site specific per lo spazio pubblico del cortile, costituita da una grande struttura ellittica di 11 metri sospesa a 8 metri di altezza, che crea agli occhi dei visitatori un effetto fatto di interferenze visive, simili allo sfarfallio di uno schermo.
Dal cortile il percorso prosegue all’interno del palazzo dove si rivela il dialogo diretto di Olafur Eliasson con l’architettura attraverso l’utilizzo di luci artificiali, ombre fugaci, riflessi, effetto moiré e colori intensi.
L’edificio non è solo un semplice contenitore o uno sfondo, bensì diviene co-produttore delle opere, strumento creativo che interagisce con la percezione dei visitatori.
Presentata al pubblico per la prima volta è Your view matter, nuova opera dell’artista che utilizza la realtà virtuale per sperimentare la percezione umana nello spazio digitale.
Indossando uno speciale visore il pubblico entra in un mondo digitale da esplorare, costituito da sei diversi spazi virtuali.