Robbie Williams sarà nelle sale dal 1 gennaio con “Better Man“, il docu-film sulla sua vita.
Dagli esordi fino alle dipendenze di cui ha sofferto e al rapporto burrascoso con il suo corpo: un racconto “doloroso, traumatico, ma anche molto liberatorio”.
“Sono Robbie Williams, sono una delle più grandi pop star al mondo – ha detto presentando il progetto – Ma la mia storia non può essere raccontata in modo ordinario. Mi sono sempre visto un po’ meno evoluto… quindi è così che mi vedrete”.
Nel film, infatti, è rappresentato da una scimmia, realizzata in CGI, scelta che mette in luce le contraddizioni psicologiche di uno showman, tra talento e carisma e fragilità.
Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival nella sezione Gala, scritto e diretto da Michael Gracey, che torna sul grande schermo dopo il successo di “The Greatest Showman”, il film ripercorre la carriera di Robbie Williams.
Dall’esordio con i Take That, boyband idolo dei teenagers, al successo da solista con più di 80 milioni di dischi venduti, attraversando alti e bassi personali e professionali.
Per il regista “l’intero film è un sogno impossibile” e lo stesso cantante ha detto di non aver capito come è stato realizzato.
Prima dell’uscita ufficiale di “Better Man”, organizzate delle speciali proiezioni in anteprima; quella del 31 dicembre è sottotitolata “sing along”, per cantare le canzoni in versione karaoke.