
Una carriera lunga 25 anni, che parte dalla periferia di Roma, cresce attraverso la musica e sperimenta anche il linguaggio delle immagini. Fabrizio Moro è pronto a celebrare il suo primo quarto di secolo, tra palchi e macchine da presa.
“25 anni insieme. Vicini sempre” scrive sui social, a rimarcare una vicinanza con il pubblico che lo ha sempre supportato.
Dal suo primo album “Fabrizio Moro” (2000), successivo alla partecipazione al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte con “Un giorno senza fine“, e il secondo album “Ognuno ha quel che si merita” (2005).
Complessivamente saranno 13 le sue apprezzate proposte discografiche pubblicate, di cui nove in studio, una dal vivo e tre raccolte
Nel 2007 arriva il consenso del grande pubblico grazie alla 57esima edizione del Festival in cui gareggia con “Pensa“, dedicato alle vittime della mafia, vincendo nella categoria Nuove Proposte. Si aggiudica anche Premio della critica Mia Martini, Premio sala stampa e nello stesso anno anche il “Premio Lunezia” come miglior cantautore emergente.
Sanremo è un po’ un filo rosso nella carriera di Fabrizio Moro che nel 2008 propone “Eppure mi hai cambiato la vita“, con cui si classifica terzo nella sezione Big.
Nel 2009 è ospite nella serata dei duetti, dove canta con Fausto Leali “Una piccola parte di te” mentre nel 2010 porta in gara “Non è una canzone“, che viene esclusa alla quarta serata dopo l’esibizione con Jarabe De Palo e DJ Jad.
Torna nel 2012 e nel 2016 come autore, rispettivamente di “Sono solo parole“, interpretata da Noemi, che si classifica al terzo posto e “Finalmente piove” per Valerio Scanu.
Il 2017 lo vede di nuovo in gara con “Portami via“, che termina al settimo posto, ma gli vale il premio Lunezia come miglior testo e videoclip, mentre nel 2018 vince con “Non mi avete fatto niente” in coppia con Ermal Meta. Si aprono così le porte dell’Eurovision Song Contest 2018 a Lisbona, terminato in quinta posizione.
L’ultima volta in gara sul palco dell’Ariston è del 2022 con “Sei tu“, con il quale si colloca al 12º posto in classifica e vince il premio Bardotti come miglior testo.
Il brano entra nella colonna sonora del suo primo film, Ghiaccio, scritto e diretto con Alessio De Leonardis, al quale segue, nel 2024 Martedì e venerdì, sempre scritto e diretto con Alessio De Leonardis, con protagonisti Edoardo Pesce e Rosa Diletta Rossi.
Tantissima “roba” nella carriera del cantautore romano, che partito dal quartiere nativo di San Basilio ha sempre raccontato storie vere vestite della sua musica.
Per celebrare il traguardo raggiunto ripercorrendo le canzoni che, dagli esordi fino ad oggi, hanno segnato il suo percorso artistico, Fabrizio Moro ha in serbo due appuntamenti live emozionanti a Roma e Milano.
Ad accompagnarlo, Danilo Molinari e Roberto “Red” Maccaroni alle chitarre, Luca Amendola al basso, Alessandro Inolti alla batteria e il Maestro Claudio Junior Bielli al pianoforte.