Jovanotti: stare in questa storia insieme è fantastico

Ieri sera nel Teatro Lirico Gaber a Milano ho presentato la nuova avventura, è stata una bella serata, e devo ringraziare una barca di gente che ha lavorato e sta lavorando con me e ringraziare voi perché stare in questa storia insieme è fantastico. In questi giorni sono nel frullatore della promozione dell’album Il Crpo Umano che esce venerdì e oggi se aprite i quotidiani di carta e quelli web mi trovate un po’ ovunque non ne potrete più ma poi mi darò una calmata perché mi rimetto a provare lo spettacolo dei Palajova e l’invasione di Sanremo nella prima sera

Così Jovanotti sui social, all’indomani della presentazione del suo nuovo progetto Teatro Lirico Giorgio Gaber dei Milano.

Molto più di un semplice disco: un nuovo viaggio da raccontare e da vivere con 15 nuove canzoni e un nuovo tour che trasforma il palasport in una festa, in un laboratorio di nuove idee e nuove emozioni.

Un disco, per chi lo fa, è un pezzo di vita. È un lavoro di gruppo, un’esplorazione, una ricerca”, ha detto, tra l’altro, parlando del suo nuovo lavoro nell’evento-show con la stampa e i fan al Teatro milanese, dove ha ballato e cantato facendo vedere il suo ritorno in piena forma.

Il 31 gennaio, infatti, esce “Il corpo umano vol.1“, il nuovo album già preordinabile, a distanza di otto anni da “Oh, Vita!” e di tre anni da “Il Disco Del Sole”, arrivano 15 canzoni che compongono la tracklist dell’album, tutte diverse tra loro, e ognuna parte di un corpo unico, un corpo umano che torna a vivere e a danzare.

Il titolo è nato prima delle canzoni – sottolinea l’artista – sono entrato in studio a realizzare i pezzi quando ho avuto il titolo e subito dopo l’idea della copertina dell’album. In pratica ho iniziato a costruire questo “edificio” partendo dal tetto. Il mio album si chiama “Il Corpo Umano” non solo perché è stato il mio personale campo di indagine e di battaglia dell’ultimo anno e mezzo, ma soprattutto perché il mio viaggio mi ha aperto panorami nuovi rispetto a questo argomento inesauribile.

Detto in poche parole è con il corpo che attraversiamo il passaggio terreno, prima e dopo è un grande mistero, durante possiamo essere e osservare, vivendo. Normalmente sentiamo di avere un corpo quando il corpo si rompe o si ammala, così come ci accorgiamo dell’aria quando ci viene a mancare, così come scopriamo che esiste il tempo quando alle cose che iniziano si affiancano quelle che finiscono e noi ci stiamo in mezzo.

Si tratta quindi, per me, di iniziare o proseguire con nuova consapevolezza un lavoro sul “sentire” il corpo, l’aria, la luce, le cose che iniziano, quelle che finiscono, il respiro, i cambiamenti in atto, il dolore, il piacere, la guarigione, l’amore, gli altri, la natura, l’epoca, la cura, le emozioni, le idee, il flusso dei pensieri.

Quella verità estatica che la vita a volte ci offre e che per tutta la prima parte della vita non cogliamo perché siamo immersi in un tipo di vitalità che poi ci accorgiamo essere stata una preparazione a quello che siamo oggi. Diventare, continuare a diventare è impegno e sfida, fino all’ultimo attimo, a bordo di un corpo fragile e infinito, mutevole e unico, come la vita stessa.”

L’album, scritto in oltre due anni, si compone di 15 brani, ma è solo il primo volume del nuovo lavoro che racconta Lorenzo 2025.

Il corpo umano è un viaggio musicale che parla di rinascita, libertà e autenticità: ogni traccia è una tappa di un percorso personale e universale, dove emozioni profonde e introspezione si fondono con suoni contemporanei e contaminazioni globali.

L’album è un invito ad esplorare i confini della propria identità, a sentire e sentirsi vivere, affrontare le sfide del cambiamento e celebrare la vita nei suoi aspetti disparati.

È un manifesto di cambiamento e di volontà, pieno di romanticismo e di gusto per l’arte della canzone pop, ogni canzone è un pezzo di vita, un passo verso nuovi orizzonti, un messaggio chiaro: vivere senza filtri e trasformare le proprie fragilità in forza. Guardare avanti con entusiasmo e (ri)prendersi la vita.

Il corpo umano è stato anticipato da Montecristo – entrato direttamente al 1° posto della classifica EarOne, brano più suonato dalle radio italiane, accompagnato da un cortometraggio per la regia di YouNuts realizzato a Lido di Staranzano in Friuli Venezia Giulia che coinvolge oltre 70 professionisti.

Altro singolo, Fuorionda, canzone anomala per la storia di Jova che nel testo ci mostra una direzione del tutto nuova, inedita, accompagnato da uno street clip realizzato da Maikid e Teresa Cherubini.

È un album importante, fresco leggero e intenso, un nuovo corso per i testi di Lorenzo e per la musica. In questa occasione infatti Jova ha voluto collaborare con tre produttori per dare a ciascuna canzone un abito “sartoriale”: Dardust, con cui in passato aveva già collaborato per Nuova Era, firma con Lorenzo la musica e la produzione di Montecristo, Fuorionda, Un mondo a parte, Le foglie di te, Universo, La grande emozione, Il corpo umano. Michele Canova con cui negli anni ha prodotto Buon sangue, Ora, Safari e Lorenzo 2015 cc, e con cui sono nati gli abiti sonori di La mia gente, Lo scimpanzé, Celentano e Grande da far paura (quest’ultima con gli archi di Davide Rossi), e una inedita collaborazione con Federico Nardelli con cui ha prodotto Senza se e senza ma e 101.

Intanto a marzo, dopo 6 anni da Lorenzo Live 2018 – l’ultimo tour nei palazzetti – e sulla scia del grandissimo successo delle feste a cielo aperto del Jova Beach Party – che con le edizioni 2019 e 2022 ha conquistato più di 1 milione di spettatori – partirà il viaggio del PalaJova: già 26 sold-out in calendario per un evento che va oltre il tradizionale concerto.