Jovanotti tra Galleria Borghese, Vaticano… e il Festival di Sanremo

Galleria Borghese e Città del Vaticano, senza dimenticare il Festival di Sanremo. In questi giorni, scrive Jovanotti sui social “sono in giro come una trottola”, ma i motivi sono sicuramente di alto valore.

Per quanto riguarda l’aspetto discografico “Il Corpo Umano (il nuovo allbum – ndr) – scrive ancora il cantautore – è in tutte le piattaforme e su you tube è un visual album, ogni canzone è ambientata in una sala della Galleria Borghese di Roma, uno dei luoghi più belli del mondo, che ringrazio per averci concesso di girare nel giorni di chiusura”

Ogni brano è accompagnato da un video esclusivo, girato tra le statue di due dei più grandi maestri del barocco romano e dell’arte universale. “Qui, artisti come Gian Lorenzo Bernini e Canova hanno scolpito inni di marmo dedicati al corpo umano, autentiche meraviglie, la riflessione di Jovanotti.

Ma Jovanotti è anche tra i protagonisti della mostra ‘En route’, realizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana in occasione del Giubileo 2025.

Il Vaticano è casa per me – ha commentato – mio padre ha lavorato qui per 55 anni, sono nato a Porta Cavalleggeri, ho vissuto questi luoghi da bambino, ero un esploratore di questi luoghi”.

Il tema dell’esposizione è i “giri del mondo” e, in apertura del percorso, Jovanotti espone la sua bicicletta da viaggio, una chitarra decorata da un’artista argentina, una palla da discoteca trasformata in mappamondo e i propri disegni.

“Il mio intento non è stato autocelebrativo, ma quello di fare da “cavallo di Troia”: portare qualcuno che non sarebbe mai entrato in Vaticano a scoprire questo luogo straordinario”.

A margine della conferenza stampa per la presentazione della mostra, però, Jovanotti ha anche parlato della sua partecipazione come super ospite alla prima serata del Festival di Sanremo.

Sto preparando una bella sorpresa, perché ha a che fare con la musica, con la passione per la musica. Non so neanch’io perché ci sto lavorando, siccome è piuttosto complicato da fare non so come verrà, ma se ci riusciamo sarà molto bella, molto spettacolare. Una sorpresa complicata, mi hanno dato carta bianca, io non sono mai solo sul palco lo dice anche la canzone”.

Rispetto, poi, al duetto tra l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad, previsto nella prima serata di Sanremo sulle note di Imagine di John Lennon, Jovanotti ha aggiunto

Queste cose nella musica continuano ad accadere, continuano ad accadere costantemente, per cui io queste cose qui le guardo sempre con speranza. Non so se una cosa del genere ferma una guerra, sicuramente pianta un seme per chi assiste e l’importante è che non ci si fermi mai. Non è tanto il contenuto di una canzone in termini di parole, quanto l’aspetto emotivo dell’incontro di due esseri umani che non sarebbero in quella stanza insieme se non ci fosse la musica… ma meno male che c’è la musica!”.