Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro sono i top 5 votati dalla Giuria della Sala Stampa, TV e Web.
Il direttore artistico e conduttore Carlo Conti – tornato dopo tre edizioni, l’ultima nel 2017 – ha svelato solo le prime canzoni in testa alla classifica, senza mostrare la posizione di ognuna e senza svelare il resto.
La prima serata del 75° Festival della canzone italiana è filata via liscia, con una scaletta serrata e poco tempo ai fronzoli. Un Festival, come era emerso dalle dichiarazioni della vigilia, senza polemiche e normalizzato, con la musica al centro.
In veste di co-conduttori, Antonella Clerici e Gerry Scotti. “Avrei voluto con me un altro nostro amico”, la riflessione di Conti rivolta a Fabrizio Frizzi, con Clerici in lacrime e Scotti visibilmente commosso.
Se Jovanotti, ovviamente non in gara, con il suo medley e il nuovo brano ‘Un mondo a parte’ ha infiammato l’Ariston, l’intervento di Papa Francesco è stata la novità assoluta.
E’ infatti la prima, storica, volta che un Papa si connette in video direttamente con il Festival per trasmettere un messaggio a lui particolarmente caro: il grido di pace in una terra martoriata, quella in Medio Oriente.
“La musica è bellezza, la musica è strumento di pace – ha osservato – È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli. Penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini – ha aggiunto – Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta”.
Al messaggio del Papa hanno fatto da colonna sonora le voci di Noa e Mira Awad, artiste israeliana e palestinese, che hanno interpretato “Imagine”, in arabo, ebraico, italiano e inglese. “Speriamo di tornare tra un anno per festeggiare un vero accordo di pace” hanno detto.
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